Ho poco tempo per scrivere in questi giorni, aggiornerò il blog appena possibile, devo però far sapere al mondo che da venerdì scorso sono bisex a tutti gli effetti, ho spompinato e pulito il cazzo di un bull prima e dopo che è passato dalla figa di mia moglie.
CUCKOLD. La gioia di essere schiavo e cornuto.
giovedì 4 luglio 2013
venerdì 28 giugno 2013
Un altro venerdì è arrivato.
Dieci minuti fa Giovanna mi ha detto.
- Troietta, stasera si inizia, mentre aspettiamo di farti diventare una vera femmina fuori, stasera inizierai dal dentro! -
Stupito ma già immaginavo.
- Te lo leggo negli occhi che hai capito, farai le pulizie senza salvietta! E non fiatare, silenzio! -
Tra più o meno otto ore dovrò prendere un cazzo in bocca, la cosa mi spaventa ma mi eccita e non posso negarlo.
- Troietta, stasera si inizia, mentre aspettiamo di farti diventare una vera femmina fuori, stasera inizierai dal dentro! -
Stupito ma già immaginavo.
- Te lo leggo negli occhi che hai capito, farai le pulizie senza salvietta! E non fiatare, silenzio! -
Tra più o meno otto ore dovrò prendere un cazzo in bocca, la cosa mi spaventa ma mi eccita e non posso negarlo.
giovedì 27 giugno 2013
La novità di ieri sera.
Dopo cena, mi guarda e mi dice.
- Preparati, non mi basta più averti vestito da troietta ridicola, andremo in un negozio specializzato e ti trasformerai in vera femminuccia, seni finti, trucco fatto bene che faccia sparire l ombra della barba , ciglia finte, dovrai uscire con me come se fossi una mia amica, e di conseguenza verrai a caccia di cazzi con me, e stai zitto! -
Con lei il potere di replica non esiste, un futuro da vera femmina mi attende, con tutto quello che comprenderà, ci riuscirò???
- Preparati, non mi basta più averti vestito da troietta ridicola, andremo in un negozio specializzato e ti trasformerai in vera femminuccia, seni finti, trucco fatto bene che faccia sparire l ombra della barba , ciglia finte, dovrai uscire con me come se fossi una mia amica, e di conseguenza verrai a caccia di cazzi con me, e stai zitto! -
Con lei il potere di replica non esiste, un futuro da vera femmina mi attende, con tutto quello che comprenderà, ci riuscirò???
domenica 23 giugno 2013
Il venerdì sera da cuckold e schiavetta. Parte seconda.
La festa iniziò. Una volta in camera Giovanna si distese sul letto mettendosi sul fianco, io e i suoi due maschi li in piedi davanti al letto, arrivò l ordine...
- Su schiavetta, spogliali e lasciali solo in slip..-
Un ordine pesante ma senza possibilità di replica, era la prima volta che me lo faceva fare, eccolo il giochino nuovo, era questo, iniziai a spogliarli, loro ridevano, emozione e umiliazione insieme, il mio cazzo premeva, li spogliai come mi aveva ordinato.
- Brava troietta, adesso togli loro gli slip con la bocca. -
Emozioni si accatastavano una sull altra, iniziai a toglierlo a Paolo, non senza difficoltà, e ne uscì un cazzo già duro, la situazione eccitava anche loro, passai poi a Francesco, stessa cosa, era già duro anche il suo. Devo ammetterlo, erano più grossi e duri del mio. Giovanna si mise a sedere sul bordo del letto, ci fece mettere in piedi davanti a lei, iniziò a succhiare i cazzi uno dopo l altro, il mio era rinchiuso, e ogni volta che lo metteva in bocca erano dolore e sofferenza, loro si gustavano le sue labbra morbidissime a pelle, io no, a parte tutto era uno spettacolo vederla spompinare i due veri maschi, li ingoiava per poi farli uscire tutti bagnati della sua saliva. L ordine.
- Basta così, ho voglia, dai troietta, metti il preservativo a tutti e due che cominciamo a divertirci.-
Tremavo, mai fatta una cosa così, vide che esitavo.
- Oh, allora??? Cos aspetti???? Vuoi sempre assistere agli spettacoli gratis????? Datti da fare!!!-
Scartai un preservativo, mi avvicinai a Paolo e goffamente glielo infilai, lui rideva e mi dava della brava troietta, passai a Francesco, ero in preda a mille emozioni, il cazzo soffriva rinchiuso, tutti mi deridevano, Giovanna mi insultava, poi il nuovo ordine.
- Fausto troietta, qui, in ginocchio e guarda come si scopano tua moglie, dateci dentro maiali!!!-
Mi misi in ginocchio, loro salirono sul letto e la spogliarono lasciandole solo tacchi e autoreggenti, lei prese i loro cazzi in mano e li masturbò, li spompinò un po, si mise a pecorina e disse.
- Forza, accomodatevi nei buchetti della moglie di Fausto e riempiteli con i vostri cazzi!!!!-
La frase estrema, sentita più volte, ma che arriva direttamente al cervello, eccola li, mia moglie, compagna da una vita pronta per essere goduta da 2 maschi.
Devo smettere di scrivere, devo preparare il pranzo per la mia signora padrona.
- Su schiavetta, spogliali e lasciali solo in slip..-
Un ordine pesante ma senza possibilità di replica, era la prima volta che me lo faceva fare, eccolo il giochino nuovo, era questo, iniziai a spogliarli, loro ridevano, emozione e umiliazione insieme, il mio cazzo premeva, li spogliai come mi aveva ordinato.
- Brava troietta, adesso togli loro gli slip con la bocca. -
Emozioni si accatastavano una sull altra, iniziai a toglierlo a Paolo, non senza difficoltà, e ne uscì un cazzo già duro, la situazione eccitava anche loro, passai poi a Francesco, stessa cosa, era già duro anche il suo. Devo ammetterlo, erano più grossi e duri del mio. Giovanna si mise a sedere sul bordo del letto, ci fece mettere in piedi davanti a lei, iniziò a succhiare i cazzi uno dopo l altro, il mio era rinchiuso, e ogni volta che lo metteva in bocca erano dolore e sofferenza, loro si gustavano le sue labbra morbidissime a pelle, io no, a parte tutto era uno spettacolo vederla spompinare i due veri maschi, li ingoiava per poi farli uscire tutti bagnati della sua saliva. L ordine.
- Basta così, ho voglia, dai troietta, metti il preservativo a tutti e due che cominciamo a divertirci.-
Tremavo, mai fatta una cosa così, vide che esitavo.
- Oh, allora??? Cos aspetti???? Vuoi sempre assistere agli spettacoli gratis????? Datti da fare!!!-
Scartai un preservativo, mi avvicinai a Paolo e goffamente glielo infilai, lui rideva e mi dava della brava troietta, passai a Francesco, ero in preda a mille emozioni, il cazzo soffriva rinchiuso, tutti mi deridevano, Giovanna mi insultava, poi il nuovo ordine.
- Fausto troietta, qui, in ginocchio e guarda come si scopano tua moglie, dateci dentro maiali!!!-
Mi misi in ginocchio, loro salirono sul letto e la spogliarono lasciandole solo tacchi e autoreggenti, lei prese i loro cazzi in mano e li masturbò, li spompinò un po, si mise a pecorina e disse.
- Forza, accomodatevi nei buchetti della moglie di Fausto e riempiteli con i vostri cazzi!!!!-
La frase estrema, sentita più volte, ma che arriva direttamente al cervello, eccola li, mia moglie, compagna da una vita pronta per essere goduta da 2 maschi.
Devo smettere di scrivere, devo preparare il pranzo per la mia signora padrona.
Il venerdì sera da cuckold e schiavetta. Parte prima.
Avevo finito di abbigliarmi come una troietta, lei mi guardò e mi diede l ok. Suonarono, erano loro, dalla camera Giovanna gridò.....
- Vai ad aprire su, accoglili come si deve che sono quasi pronta. -
Non era la prima volta che li accoglievo abbigliato così, ma ogni volta mi fa sempre un certo effetto.
Aprii, vidi subito la loro espressione, la conoscevo bene, derisione e umiliazione insieme in quel
- Ciao puttanella, preparati che stasera te la sbattiamo per bene così ti diverti anche tu...-
Li feci accomodare, e servii loro da bere, mi guardavano, ridevano, poi si girarono verso il corridoio, Giovanna stava arrivando, una visione, uno spettacolo, sandali neri con tacco altissimo, auto reggenti nere con la riga dietro, perizomino nero, e un corpetto nero di pizzo che esaltava il suo seno, il tutto velato da una vestaglietta trasparente nera, una favola, sentivo il mio cazzo agitarsi, ma sapevo che sarebbe stato tutto inutile, per me non ci sarebbe stato nulla, nemmeno le briciole....
Parole di ammirazione da parte di Paolo e Francesco, Giovanna si girò su se stessa per farsi ammirare e si sedette sul divano tra loro due, mi guardò e celermente le offrii da bere, poi mi misi in piedi davanti a loro in attesa di nuovi ordini, ridacchiavano e parlavano del più e del meno, le mani dei due iniziarono a toccarla, mi guardava mentre si faceva toccare, quello sguardo per me era appagante, mi dava tutto quello che volevo sentire dentro....Poi l ordine, il via ai giochi.
- Su troietta, metti un po di musica che devo ballare per i miei due veri maschi...-
Misi una musica soft, un saxofono inondava la sala con la sua musica d atmosfera, Giovanna si alzò e iniziò a muoversi con movimenti sinuosi, erotismo allo stato puro, mi si avvicinò e abbracciò, mi sfiorò le labbra ma nessun bacio, solo provocazione, allungò la mano e mi toccò la gabbietta sotto il perizoma, sorrise guardandomi e si staccò, rivolse l attenzione ai due sul divano, si inchinò a baciare prima uno poi l altro con la lingua, si tolse la vestaglietta e me la gettò dicendomi.
- Tu, troietta schifosa, mettiti qui davanti a loro in ginocchio e toglimi il perizoma, muoviti!!!!!-
Ubbidii subito, mi misi in ginocchio e le sfilai il perizoma sotto gli sguardi derisori dei due bull, era fradicio, aveva voglia, ma non di me, di loro....
Si sedette sul divano, aprì le gambe e con tono severo mi disse..
- Troietta schifosa, leccamela e preparala per i cazzi di questi due maschioni...-
La leccai meglio che potevo, riuscivo a vedere le mani dei due che la toccavano dappertutto, il cazzo pulsava rinchiuso, leccavo leccavo e a un certo punto mi cacciò via...
- Basta così cane da lecca, prendi i preservativi e seguici in camera, ho voglia di cazzi duri...-
La serata di sesso stava per iniziare.....
- Vai ad aprire su, accoglili come si deve che sono quasi pronta. -
Non era la prima volta che li accoglievo abbigliato così, ma ogni volta mi fa sempre un certo effetto.
Aprii, vidi subito la loro espressione, la conoscevo bene, derisione e umiliazione insieme in quel
- Ciao puttanella, preparati che stasera te la sbattiamo per bene così ti diverti anche tu...-
Li feci accomodare, e servii loro da bere, mi guardavano, ridevano, poi si girarono verso il corridoio, Giovanna stava arrivando, una visione, uno spettacolo, sandali neri con tacco altissimo, auto reggenti nere con la riga dietro, perizomino nero, e un corpetto nero di pizzo che esaltava il suo seno, il tutto velato da una vestaglietta trasparente nera, una favola, sentivo il mio cazzo agitarsi, ma sapevo che sarebbe stato tutto inutile, per me non ci sarebbe stato nulla, nemmeno le briciole....
Parole di ammirazione da parte di Paolo e Francesco, Giovanna si girò su se stessa per farsi ammirare e si sedette sul divano tra loro due, mi guardò e celermente le offrii da bere, poi mi misi in piedi davanti a loro in attesa di nuovi ordini, ridacchiavano e parlavano del più e del meno, le mani dei due iniziarono a toccarla, mi guardava mentre si faceva toccare, quello sguardo per me era appagante, mi dava tutto quello che volevo sentire dentro....Poi l ordine, il via ai giochi.
- Su troietta, metti un po di musica che devo ballare per i miei due veri maschi...-
Misi una musica soft, un saxofono inondava la sala con la sua musica d atmosfera, Giovanna si alzò e iniziò a muoversi con movimenti sinuosi, erotismo allo stato puro, mi si avvicinò e abbracciò, mi sfiorò le labbra ma nessun bacio, solo provocazione, allungò la mano e mi toccò la gabbietta sotto il perizoma, sorrise guardandomi e si staccò, rivolse l attenzione ai due sul divano, si inchinò a baciare prima uno poi l altro con la lingua, si tolse la vestaglietta e me la gettò dicendomi.
- Tu, troietta schifosa, mettiti qui davanti a loro in ginocchio e toglimi il perizoma, muoviti!!!!!-
Ubbidii subito, mi misi in ginocchio e le sfilai il perizoma sotto gli sguardi derisori dei due bull, era fradicio, aveva voglia, ma non di me, di loro....
Si sedette sul divano, aprì le gambe e con tono severo mi disse..
- Troietta schifosa, leccamela e preparala per i cazzi di questi due maschioni...-
La leccai meglio che potevo, riuscivo a vedere le mani dei due che la toccavano dappertutto, il cazzo pulsava rinchiuso, leccavo leccavo e a un certo punto mi cacciò via...
- Basta così cane da lecca, prendi i preservativi e seguici in camera, ho voglia di cazzi duri...-
La serata di sesso stava per iniziare.....
sabato 22 giugno 2013
L abbigliamento del venerdì sera.
Tornati a casa, lei subito in doccia e io a preparare la cena, è mio compito ormai e non ammette un rifiuto per nessun motivo, sulla porta del bagno lanciò una delle sue stilettate.
- Fausto, spogliati e metti subito la gabbietta, intanto vado a farmi bella per i veri uomini che sanno farmi godere.... -
E con un sorriso canzonatorio scomparve in bagno. Preparai la cena nudo e ben eccitato, ma la gabbietta non dava spazio alla mia erezione, un tormento ma anche gioia vera. Terminata la doccia si sedette a tavola, mi avvicinai per servire la cena, era tutta coperta dall accappatoio, vide il mio sguardo che cercava di intravedere qualcosa e ne approfittò subito.
- Non aver fretta tesoro mio, lo vedrai, lo vedrai il mio corpo, peccato per te che lo vedrai mentre viene goduto da altri, ma non è quello che vuoi??? O sbaglio??? -
Si, aveva ragione, aspettavo solo quello, ma dicendo quelle parole prese in mano la gabbietta e ci giocò con le labbra, una tortura, mimava un pompino e ridacchiava, poi mi cacciò, un supplizio unico, sentivo il mio cazzo che voleva espandersi ma non poteva, cenammo e per fortuna non mi stuzzicò più. Mentre lavavo i piatti mi disse.
- Dai muoviti, tra mezzora arrivano i veri uomini, preparati come sai, io vado a vestirmi da superfiga per loro che se lo meritano.-
Finii di lavare i piatti in fretta e andai a prepararmi. Prepararmi come solito? Durante i suoi incontri il mio abbigliamento consiste in.....stivaletti con tacchi alti, autoreggenti con il pizzo, perizoma trasparente, ( si deve notare bene la gabbietta...) un vestitino corto, truccato e con una parrucca, depilato perfettamente sotto e sopra, una troietta come mi chiama lei. E mi sento tale, so di essere ridicolo e umiliato, ma solo così mi sento appagato.
- Fausto, spogliati e metti subito la gabbietta, intanto vado a farmi bella per i veri uomini che sanno farmi godere.... -
E con un sorriso canzonatorio scomparve in bagno. Preparai la cena nudo e ben eccitato, ma la gabbietta non dava spazio alla mia erezione, un tormento ma anche gioia vera. Terminata la doccia si sedette a tavola, mi avvicinai per servire la cena, era tutta coperta dall accappatoio, vide il mio sguardo che cercava di intravedere qualcosa e ne approfittò subito.
- Non aver fretta tesoro mio, lo vedrai, lo vedrai il mio corpo, peccato per te che lo vedrai mentre viene goduto da altri, ma non è quello che vuoi??? O sbaglio??? -
Si, aveva ragione, aspettavo solo quello, ma dicendo quelle parole prese in mano la gabbietta e ci giocò con le labbra, una tortura, mimava un pompino e ridacchiava, poi mi cacciò, un supplizio unico, sentivo il mio cazzo che voleva espandersi ma non poteva, cenammo e per fortuna non mi stuzzicò più. Mentre lavavo i piatti mi disse.
- Dai muoviti, tra mezzora arrivano i veri uomini, preparati come sai, io vado a vestirmi da superfiga per loro che se lo meritano.-
Finii di lavare i piatti in fretta e andai a prepararmi. Prepararmi come solito? Durante i suoi incontri il mio abbigliamento consiste in.....stivaletti con tacchi alti, autoreggenti con il pizzo, perizoma trasparente, ( si deve notare bene la gabbietta...) un vestitino corto, truccato e con una parrucca, depilato perfettamente sotto e sopra, una troietta come mi chiama lei. E mi sento tale, so di essere ridicolo e umiliato, ma solo così mi sento appagato.
In farmacia.
Usciti dal lavoro siamo andati in farmacia, davanti al distributore di preservativi a voce alta spiazzandomi mi dice.
- Amore, no, quelli non vanno bene, lo sai che Paolo e Francesco ce l hanno più grosso del tuo, eh, dai, con tutte le volte che mi hanno scopata dovresti saperlo bene.... -
La commessa era li vicino, aveva sentito e un sorriso beffardo le comparve sul viso, umiliato in pubblico, una botta inaspettata ma che mi fece effetto...la.
- Amore, no, quelli non vanno bene, lo sai che Paolo e Francesco ce l hanno più grosso del tuo, eh, dai, con tutte le volte che mi hanno scopata dovresti saperlo bene.... -
La commessa era li vicino, aveva sentito e un sorriso beffardo le comparve sul viso, umiliato in pubblico, una botta inaspettata ma che mi fece effetto...la.
Iscriviti a:
Post (Atom)